Lo sapete che a Palermo ci sono ad oggi 126 differenti cittadinanze?
Da sempre la città “tutta porto= pan-ormos” ha accolto tanti popoli in cerca di una nuova casa.
Uno di questi gruppi arrivati in Sicilia è quello degli Albanesi, da cui prende il nome infatti Piana degli Albanesi, piccolo comune dell’entroterra.
Un’oasi magica, di una bellezza caratteristica dove si parla un’altra lingua: l’ arbëreshë.
La sua antica tradizione bizantina, musicale e canora, fa parte del Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia ed è riconosciuta patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Anche i suoi cannoli, secondo la nostra modesta opinione, dovrebbero essere inseriti tra i patrimoni dell’umanità! 😛 Sono i più grandi e saporiti di tutta la Sicilia occidentale!
La ragione è ovvia, tante riserve e prati verdi permettono un pascolo abbondante e una ricotta speciale e freschissima!
Grazie a questo insediamento Palermo ha potuto creare anche la famosa granita o meglio la grattarella! Come?
La neve accumulata nelle montagne dietro Piana veniva portata a dorso d’asino fino in città, tramite strade segnate dalle edicole votive della madonna della neve.
Qui la neve veniva grattugiata e insaporita in estate dal succo di limone o latte di mandorla. Et voilà, la granita è servita!
Una passeggiata in relax tra le fresche montagne di Piana è proprio quello che ci vuole in estate.
Se poi è accompagnata da un bel barbecue al lago e un cannolo per finire il pranzo, diventa la domenica perfetta!